martedì 3 settembre 2013


                                                              UN INSANO SOSPETTO


Avere in casa due preadolescenti tredicenni, peraltro non figli tuoi, in una casa al mare alla fine di agosto comporta profonde riflessioni visto che le suddette tredicenni, perché ebbene si di donne stiamo parlando, invece di catafottersi al mare con i 30-32° che tengono ancora alla grande si sono chiuse nei loro appartamenti a leggere, si avete capito bene, l'ennesimo capitolo dell'ennesima saga a loro dedicata. Chiaramente ognuna ne legge una diversa, così se lo prestano, che poi non è nemmeno vero, perché già quell'età iniziano le fratture partigiane tra amanti del vampiro e seguaci del cacciatore di demoni...
Premetto una cosa anche se so che mi attirerò un sacco di critiche dalle amiche: le pupe sono carine, cioè potrebbero fare tutt'altro, ci siamo capiti, e invece no, leggono.
Avanzi in coro dell'Euripide di nero velato: e di che ti lamenti? Invece di rincretinirsi con:
i videogame
il porno
la cresima
gli spinelli
i drink
real tv
la palestra
i ragazzi
l'aoristo greco
il criceto
justine bieber
le tette
loro leggono.
Confesso che non sono tanto informata, forse ho letto il primo Henry Potter, ma penso che le creature si siano infognate nel circuito del parolificio da discount culturale che impera nella letteratura 2.0. Classe di leva “67 sono cresciuta a pane e Kipling con qualche concessione alle sorelle Alcott, ma da Asterix a Linus il passo fu breve. Ora menarsela per nottate intere con diciotto volumi, mai meno di 700 pagine. mentre escono a raffica tre film con annessi gadget e accompagnamenti di bimbiminkia urlanti mi puzza di lavaggio del cervello per ritrovarsi trentenni bell'e pronte alle Cinquanta Sfumature.
Forse, come si dice a Napoli, mi lamento del soverchio ma credo si stia indottrinando i ragazzi pure nelle modalità di lettura perchè a quell'età è giusto:
il viodeogame
il porno
la cresima
gli spinelli
i drink
real tv
la palestra
i ragazzi
l'aoristo greco
il criceto
justin bieber
le tette
e poi annoiarsi, cacciare dallo zainetto un libro e stare per un po da un altra parte.

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