Mamme a mezzogiorno
Bravi, ci siete riusciti.
Ci avete terrorizzato con i figli
bamboccioni voi tutti sociologi, psicologi, opinionisti,
pubblicitari, intellettuali, giornalisti, politici e quant'altro.
Effettivamente non vedevamo l'ora di toglierceli dalle palle, i
figli, intendo e li stiamo mandando in giro per il mondo per fargli
vedere da un altra parte come si sta. Ma sempre mamme a mezzogiorno
siamo e allora ci siamo specializzate nel mammismo a distanza.
Abbiamo dovuto imparare tutto su internet e i social network, le
messaggistiche istantanee e le condivisioni di immagini, usiamo più
skype del ferro da stiro, abbiamo in testa i fusi orari di Sidney e
di Oslo, il corriere e i money transfert non hanno più segreti per
noi, stipiamo valigie di cappotti a settembre e costumi da bagno a
giugno, ma l'arte si raggiunge quando impacchettiamo uova fresche
nell'ovatta, conserve di pomodoro e marmellate e ti mando pure quella
foto della recita dell'asilo quando papà si scordò di venire a
prenderti...
Senza contare la parte più difficile,
quella in cui siamo più versatili, quella di capire da un sospiro
come state, se avete voglia di sentirci, se vi è andato qualcosa
storto; se avete quella voce da gatto che ha mangiato il topo o avete
l'affitto da pagare, le bolle ai piedi o il colore dei capelli venuto
male.
E teniamo botta se le bolle ai piedi le
abbiamo noi, se la suocera si ammala o prendiamo una multa che non è
proprio il momento, non ve lo diciamo nemmeno per non farvi
intristire e poi provate pure a consolarci. Stiamo crescendo insieme
voi e noi perciò non vi diciamo mai che ci mancate anche perchè in
fondo oltre ad un immenso orgoglio quello che proviamo è una sana
invidia,
perchè tenete 20 anni, girate il
mondo e per fortuna tenete delle mamme a mezzogiorno come noi.
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