sabato 24 agosto 2013


Mamme a mezzogiorno



Bravi, ci siete riusciti.
Ci avete terrorizzato con i figli bamboccioni voi tutti sociologi, psicologi, opinionisti, pubblicitari, intellettuali, giornalisti, politici e quant'altro. Effettivamente non vedevamo l'ora di toglierceli dalle palle, i figli, intendo e li stiamo mandando in giro per il mondo per fargli vedere da un altra parte come si sta. Ma sempre mamme a mezzogiorno siamo e allora ci siamo specializzate nel mammismo a distanza. Abbiamo dovuto imparare tutto su internet e i social network, le messaggistiche istantanee e le condivisioni di immagini, usiamo più skype del ferro da stiro, abbiamo in testa i fusi orari di Sidney e di Oslo, il corriere e i money transfert non hanno più segreti per noi, stipiamo valigie di cappotti a settembre e costumi da bagno a giugno, ma l'arte si raggiunge quando impacchettiamo uova fresche nell'ovatta, conserve di pomodoro e marmellate e ti mando pure quella foto della recita dell'asilo quando papà si scordò di venire a prenderti...
Senza contare la parte più difficile, quella in cui siamo più versatili, quella di capire da un sospiro come state, se avete voglia di sentirci, se vi è andato qualcosa storto; se avete quella voce da gatto che ha mangiato il topo o avete l'affitto da pagare, le bolle ai piedi o il colore dei capelli venuto male.
E teniamo botta se le bolle ai piedi le abbiamo noi, se la suocera si ammala o prendiamo una multa che non è proprio il momento, non ve lo diciamo nemmeno per non farvi intristire e poi provate pure a consolarci. Stiamo crescendo insieme voi e noi perciò non vi diciamo mai che ci mancate anche perchè in fondo oltre ad un immenso orgoglio quello che proviamo è una sana invidia,
perchè tenete 20 anni, girate il mondo e per fortuna tenete delle mamme a mezzogiorno come noi.

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